Progetto Antenore – L’area d’oro rinasce nel 2023

PADOVA li degrado al Pp1 ha i mesi contati. E trattandosi del fatto che la situazione è ferma da 18 anni, i mesi valgono come minuti.
L'area d'oro compresa fra via Trieste, via Valeri e i palazzoni dell'Antonveneta Monte dei Paschi, sta per vedere finalmente uno sviluppo urbanistico che la porterà a diventare un gioiello residenziale con appartamenti di lusso e nello stesso tempo una residenza per studenti universitari.
Parla Flavio Pedron, socio di maggioranza di "Antenore srl" che anni fa prese in mano la rovinosa situazione debitoria (33 milioni di esposizione) in cui era precipitata la vecchia società “Progetto Ppl snc", fatta dalle imprese costruttrici padovane in fallimento che però l'avevano acquistata dal Comune nel 2004: 30 mila metri quadrati per 30 milioni di euro.
BOERI
«Nel 2021 abbiamo presentato una variante al piano urbanistico precedente» dice Pedron. Vent'anni fa l’architetto Boris Podrecca aveva previsto due grattacieli abbracciati di 14 piani (o una torre sdoppiata se si vuole) e una serie di palazzi a corona. «I tempi sono cambiati, questo gigantismo non si può più tenere.
Ma nel frattempo, in primavera, il Comune ha presentato le linee guida del nuovo piano regolatore con l'architetto Stefano Boeri che ha tagliato la cubatura prevista (da 140mila a 120mila metri cubi) prevedendo maggiori spazi verdi.
I costruttori non l'hanno presa bene perché avevano già incaricato l'archistar Cino Zucchi di ripensare all'impatto architettonico. Ma si sono adattati. «Proprio di recente abbiamo presentato un nuovo piano, "boerizzato" che ci consentirà di costruire 2-3 fabbricati al massimo di 9 piani».
Sarebbe stato facile se una porzione minore dell'area non fosse stata di proprietà della Provincia che ha tentato di venderla per anni.
Poi nel novembre del 2021 sono arrivati gli inglesi di “Stonehill" un grande gruppo edilizio che ha pensato di acquistarla per farne uno studentato da 400 posti. Ma si sono anche accorti che il terreno non era stato bonificato e hanno bloccato il pagamento di 6 milioni fino a qualche settimana fa quando hanno avuto le garanzie necessarie.